Una storia di pazzi
Ho un problema. So che molti anziani hanno lo stesso problema. “Dove ho lasciato le mie chiavi?” o “ Dove ho messo i miei occhiali?” o “ Ah, qual’è il suo nome ancora?” Dimentichiamo cose banali, non sappiamo più per cosa siamo andati qua o là, le parole che usiamo ogni giorno non vengono alla memoria.
Ma il mio problema è più grave, più profondo! Io dimentico qualche volta il mio nome. Non so chi sono. Ma ancora più preoccupante è che quando guardo il nome sulla mia carta d’identità non lo riconosco! Sono allora completamente perduto! Ho una vera crisi d’identità!
Per fortuna quando quella mi arriva mi ricordo sempre che devo andare al municipio al servizio degli atti di nascita. Là loro mi conoscono.
L’ultima volta che ero là ero testimone di una conversazione comica tra due uomini che erano già nella sala d’attesa.
L’uno dice all’altro : Sai che sono uscito della pancia di Jupiter?
L’altro : Aha? La pancia di Jupiter!??
-: Si si, della pancia di Jupiter!!
-: Dai! Chi ti ha messo questa idea nella testa?
-: Le mie sorelle.
-: Allora, hai delle sorelle!
-: Si, due!
–: E loro, sono anche uscite della pancia di Jupiter?
-: No, no, loro sono uscite delle braccia di Jupiter.
-: Allora, sei l’unico della pancia di Jupiter?
-: Ah, si. Le mie sorelle mi hanno spesse volte insultato perchè io sono nato al di sotto della cintura!
A questo momento non mi posso più tenere e sono intervenuto nella conversazione.
-: Scusate signori che interrompo, ma lei signore che ha la pretesa di essere nato della pancia di Jupiter, lo sa chi era Jupiter!?? Un Dio, signore! Un Dio del Cielo e della Luce! Del Tuono e del Fulmine!
-: Non mi vergogno lassù.
-: di più, Jupiter era il protettore della città antica di Roma e dell’Impero Romano!!
-) È vero? Allora avrebbe potuto lasciarmi un’eredità per il mio negozio di antiquariato! Ma non ho ricevuto niente!
In questo momento la porta del servizio di atti di nascita si è aperta e un usciere chiama:
Signor Della Pancia.
L’uomo si alzava e precisava : Della Pancia di Jupiter! Tengo al “di Jupiter”!
E poi, prima di entrare nell’ufficio si girava verso noi e diceva :
Come sempre gli impiegati si spanceranno dal ridere quando me vedranno.
Io e l’altro ci guardavamo e pensavamo la stessa cosa : un pò matto questo tipo!
Dicevo : Che pretesa! Essere uscito della pancia di un Dio! Inaudito!
L’altro rispondeva : Si. Io sono felice di essere di nascita più modesta.
-: Aha?
-: I miei genitori erano per strada verso il loro villaggio natale per un censimento. Mia madre era seduta sull’asino e mio padre andava a piedi. Mia madre era in avanzata gravidanza. Ma purtroppo non c’era spazio nell’albergo. Allora sono nato in una stalla. E dormivo in una mangiatoia.
Ahi, ahi, pensavo, ancora un altro matto! Ma stavo al gioco e dicevo :
-: Ah si? Ma per fortuna avevi un asino e un bue per tenerti un po’ caldo.
-: Si, era l’ unico comfort che avevamo.
-: E poi, i pastori sono venuti? E anche i tre magi?
-: Si, si. Ma presto i miei genitori dovevano prendere la fuga verso l’Egitto.
In questo momento la porta del servizio di atti di nascita si è aperta e un usciere chiama:
Il Signore Gesù
L’uomo si alzava e precisava : Gesù di Nazareth! Tengo al “di Nazareth”!
E poi, prima di entrare nell’ufficio si girava verso me e diceva : Come sempre, quando mi vedranno, gli impiegati cominceranno a cantare:
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Quale mondo matto pensavo. Tutti si prendono per figlio di un Dio. Per fortuna non hanno domandato il mio nome, perché avevo ancora un buco nella mia memoria.
In questo momento la porta del servizio di atti di nascita si è aperta e un usciere chiama:
L’illustre Artista e Ingegnere LEONARDO …
AH SI!!! Allora lo sapevo di nuovo! LEONARDO DA VINCI!!! DA VINCI!! Noti che tengo al “Da Vinci”!
E poi, quando entravo nell’ufficio e gli impiegati mi vedevano tutti cominciavano a cantare come sempre:
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