In passato era semplice : innamorato, fidanzato, sposato. “E se hai mobili e utensili da cucina, allora puoi sposare la tua ragazza” (canzone popolare.)
Adesso ci sono molti modi di convivenza : vivere insieme, legalmente riconosciuto o no; “unigender” o no; “nuovo composto” famiglia o no; etc. Ma ciononostante ci sono coppie che scelgono di “sposarsi” lo stesso. Cosa è allora che fa la differenza?
La differenza è sul piano emozionale. L’immagine di “salire nella barchetta matrimoniale” si presta bene per spiegare ció.
Salire dalla banchina nella barchetta matrimoniale, e in due navigare verso i propri lontani orizzonti è qualcosa di irreversibile e che scegliete insieme. Questo è tuttavia la vostra intenzione ed è questo il significato di “finche morte ci separi” .
Quando non fai quel passo in una relazione – e resti sulla banchina – allora è tanto più “facile” rimanere un passo indietro, se capisci cosa voglio dire.
Fare un passo indietro quando sei in una barchetta : allora cadi nel mare! E devi provare a salvarti con le tue proprie forze.
Dunque scegliete consapevolmente l’un l’altro per una vita sperabilmente piena di molti belli e pochi cattivi giorni. Nella vostra barchetta dovrete a volte affrontare tempeste, scelgliere insieme un punto sull’orizzonte verso cui girate la prua, e dove andrete a ormeggiare. Di tanto in tanto soffierà anche tra voi due – quello succede anche nel migliore dei casi. Devi essere sia in grado di comporre disaccordi che di supportare l’un l’altro in caso di problemi per mantenere a galla la barchetta.
E noi, i vostri genitori, restiamo qui sulla banchina del nostro porto finale dove siamo arrivati nel frattempo e vi auguriamo “un viaggio sano e salvo”.
Smetto qui di approfondire la metafora della barchetta matrimoniale, se no diviene un po´ troppo ampolloso.