GENVAL: LA VALLE DI GENEVIEVE

Geneviève, moglie di Siegfried de Trêves, duca di Brabante, vide il marito partire per una crociata. Il duca, suo marito, l’affidò alle cure del suo siniscalco, di nome Golo. Quest’ultimo, approfittando della lunga assenza del suo padrone, cercò di sedurre la bella duchessa. Lei lo respinse indignata.

Per vendicarsi, Golo inviò al Duca un messaggio accusando la giovane moglie di adulterio. Accecato dall’ira e dalla fiducia in Golo, il Duca condannò Geneviève alla pena di morte.

Due carnefici dovettero portarla nel profondo della foresta e ucciderlalì. Ma una cerva apparì, allattando un piccolo cerbiatto. Intanto, la duchessa aveva constatato che era incinta. Implorò i carnefici di risparmiarle la vita, dicendo che la cerva e il suo lattante erano un segno di Dio della sua innocenza. I boia avevano già da tempo dubbi su Golo. Non avevano il cuore di uccidere una donna incinta innocente. Decisero di affidare la duchessa alla cerva, quell’ambasciatrice di Dio. Guidata dalla cerva, Geneviève trovava rifugio in fondo a una valle, vicino a una fonte di acqua pura e tonificante. Lì nacque suo figlio, figlio del duca. Hanno vissuto lì per molti anni.

Al ritorno dalla crociata il duca sposò una nuova moglie. Ma purtroppo questa donna era sterile e non gli diede un successore. (una punizione di Dio???)

Un giorno il duca organizzò una grande cacciata nella foresta. A un certo momento una cerva apparì davanti ai cacciatori. Il duca tese l’arco per tirare, ma ad un tratto vide una croce splendente tra le corna dell’animale.

L’intero gruppo di cacciatori si irrigidì per la paura.  Dopo un po’, la cerva si voltò lentamente e condusse i cacciatori nel profonde della foresta fino al rifugio in fondo della valle dove trovarono Geneviève e suo figlio.

Il duca rimase paralizzato e stupito.

Geneviève parlò: “Si, sono io, la tua moglie fedele che Dio ha salvato dal destino al quale mi avevi condannato perchè credevi alle parole di un traditore Golo. Ecco tuo figlio!”

Il duca affondò per la vergogna. Poi esplose di rabbia contro Golo che fece impiccare dopo una punizione raccapricciante.

Il duca lasciò Geneviéve e suo figlio ritornare al castello ducale sotto la scorta dei cacciatori. Nominò suo figlio come suo successore mentre che lui stesso rimase come penitente per il resto della sua vita al rifugio in fondo alla valle dove aveva ritrovato Geneviève. Di là il nome GENVAL!

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